“Odio gli sbirri – L’assassino ha lasciato la firma” di Ed McBain

(Einaudi, 1956/2017)

Nel 1956 esce nelle librerie americane “Cop Hater” che viene tradotto in italiano  “L’assassino ha lasciato la firma”. Il libro riscuote subito un buon successo e il suo autore comincia ad attirare l’attenzione dei patiti del genere e non solo. Con i libri successivi, Evan Hunter diventerà un vero e proprio maestro del giallo-noir.

Nato a New York nel 1926 come Salvatore Albert Lombino (il cui nome palesa le sue chiare origini italiane) che poi cambierà in Evan Hunter – adottando principalmente lo pseudonimo di Ed McBain – il giovane scrittore fonda un genere nel genere.

Crea i poliziotti dell’87° Distretto di NY, che già dalla prima storia si devono confrontare con un mondo tosto in cui loro, troppo spesso, devono fare un lavoro duro e pericoloso.

Il ritmo e gli ambienti saranno da ispirazione a molte generazioni di giallisti – fra cui spiccano Per Wahlöö e Maj Sjöwall – così come i dialoghi senza troppi fronzoli e i cattivi, cattivi per davvero.

Nel 2017 Einaudi raccoglie i romanzi dedicati al 87° Distretto in una raccolta dal titolo “Odio gli sbirri”, efficace traduzione letteraria del titolo del primo libro.

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