“Corruzione” di Don Winslow

(Einaudi, 2017)

Don Winslow, newyorkese doc classe 1953, prima di dedicarsi esclusivamente alla scrittura (come scrittore e anche come sceneggiatore) nella vita ha fatto molti mestieri, fra cui il detective privato e il consulente per studi legali e assicurazioni. E in questo suo romanzo “Corruzione” – che il maestro Stephen King ha paragonato a “Il Padrino” di Mario Puzo – la cosa si sente e si apprezza ottimamente. 

Con un ritmo incalzante e con l’uso frequente di flashback concatenati, Winslow ci racconta la storia del sergente Danny Malone, capo – di fatto, visto che ufficialmente il responsabile è un tenente – della Manhattan North Special Force (detta Da Force), sezione speciale del NYPD, che si occupa dei crimini nella parte nord della città, e che vede il suo ambito nello storico e ormai degradato quartiere di Harlem.

Ma, soprattutto, Danny Malone è il Re indiscusso di Manhattan North. Lui è il capo della tribù “Blu” che mantiene l’ordine fra le strade. Che punisce chi deve essere punito, che protegge i bambini da genitori violenti o dai pedofili, le ragazze dagli stupratori e al tempo stesso riscuote le bustarelle e le riconsegna, gestisce e supporta i grandi trafficanti di eroina della città e fa accordi “commerciali” con le famiglie mafiose più rilevanti.

Danny Malone, con orgoglioso sangue irlandese nelle vene, viene da una famiglia di poliziotti, suo padre e suo nonno lo erano, o di vigili del fuoco, suo fratello Liam è uno dei numerosi pompieri del NYFD rimasti sotto le macerie del World Trade Center l’11 settembre 2001. E, credetemi, Malone più di ogni altra cosa nella vita voleva essere davvero un buon poliziotto…

Strepitoso romanzo crime dal ritmo serrato che non delude fino all’ultima parola. In un crescente, ottimamente strutturato, riviviamo i momenti cruciali della vita professionale e personale di un uomo che da giovane paladino della Giustizia ne diventa pubblico eroe e, allo stesso tempo, un corrotto traditore. A due anni dalla pensione, quando tutto sembra aver preso la giusta piega, Malone si trova inaspettatamente a un bivio, e dovrà scegliere una strada. Qualunque scelga, sarà per lui senza ritorno.

Tosto.

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