“La casa dei ragazzi speciali di Miss Peregrine” di Ransom Riggs

(Rizzoli, 2011)

Jacob Portman è un adolescente come tanti altri, e come tanti altri vive un’adolescenza solitaria. La famiglia della madre è una delle più ricche dello stato, visto che possiede un’importate catena di supermercati. E Jacob, come tutti i suoi parenti, lavora nella grande catena.

L’unica persona con la quale ha un legame profondo e sincero è il nonno Abraham. Sono soprattutto i suoi vecchi racconti che affascinano da sempre Jacob. Nonno Abraham, infatti, ha avuto una vita molto avventurosa e drammatica: di origini polacche e di religione ebraica, è stato l’unico a sopravvivere, della sua famiglia, alle persecuzioni nazi-fasciste durante la Seconda Guerra Mondiale.

Negli ultimi anni del conflitto ha poi combattuto accanto agli Alleati scegliendo successivamente di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti. Sono i racconti proprio di quel periodo ad affascinare Jacob anche se il nonno, col passare del tempo, sembra sempre più restio e a disagio nel ricordarli.

Una notte oscura, però, nonno Abraham viene ferito a morte nei pressi del suo giardino da quello che tutti considerano un coyote. Solo Jacob, arrivato per primo accanto al cadavere, è convinto che non si sia trattato di un coyote ma di qualcosa di molto più feroce e sovrannaturale.

Anche se nessuno gli crede, Jacob decide di scoprire la verità. Le tracce che il nonno gli ha lasciato, fatte soprattutto di vecchie e incredibili fotografie in bianco e nero, lo portano in Gran Bretagna, su una piccola isola dove incontrerà in prima persona il passato del nonno…

Originale e sfizioso romanzo fantasy, che scorre rapido e divertente fino alla fine, scritto da Ransom Riggs, classe 1980 e nato in una fattoria secolare del Maryland, USA.

Romanzo insolito, per gli amanti del genere e non solo, visto che nelle prossime settimane arriverà nelle sale di mezzo mondo “Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali” riduzione cinematografica diretta dal maestro Tim Burton.

L’unico piccolo neo del libro è la fine, sospesa, che si aggancia troppo al seguito “Hollow City: Il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine” del 2014, un pò da furbetto insomma.

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