“Una storia vera” di David Lynch

(Francia/UK/USA, 1999)

Questa bellissima e crepuscolare pellicola è tratta da una storia vera (come dice il banale titolo italiano, mentre quello originale è “The Straight Story”, che gioca sul doppio senso del cognome del suo protagonista Alvin Straight).

L’anziano Alvin appunto (interpretato splendidamente da Richard Fansworth, famoso caratterista di Hollywood qui al suo primo grande ruolo e purtroppo anche alla sua ultima interpretazione), miope al limite dell’ipovisione, vuole rivedere il fratello che vive in un altro stato, con il quale non parla da vent’anni per una lite provocata da un motivo ormai perso nel tempo.

L’unico mezzo di locomozione che può condurre legalmente e in maniera indipendente è il suo tagliaerbe, e con questo coraggiosamente parte per un viaggio alla scoperta di un’America fatta di strade statali e piccole cittadine, che raccontano il Paese da un’angolazione insolita e particolare.

Una struggente e minimalista riflessione sulla vita firmata da un grande regista.

Da vedere e rivedere per riconciliarsi con se stessi.

Un pensiero su ““Una storia vera” di David Lynch

  1. Pingback: “Nomadland” di Chloé Zhao | Valerio Tagliaferri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *